giovedì 6 settembre 2007

Todavia

Inca trail per Machupicchu
L’avventura è da compiersi in due giorni, ebbene, alle sei e picco del mattino siamo sul bus per Ollantaytambo dove prendiamo il treno per Aguas Calientes. Viaggiamo per circa due ore dentro il Canyon del Rio Urubamba, in un lento trenino fischiettante. Una volta alloggiati nella turistica cittadina, intraprendiamo una camminata verso la cascata con una piacevole coppia valenciana, Rosa e Tony, poi bagno alle blande terme. La mattina dopo, nuovamente alla sei, comincia la subida al Machupicchu…vedere albeggiare da lassù è un’incantevole meraviglia!! Ancora freschi di fiatone ci addentriamo tra le rovine e i lama brucanti, le orde turistiche sono comunque incapaci di sminuire il fascino del luogo. Haynapicchu, il picco che sta di fronte alle rovine, dal quale si può gustare il miglior panorama… come perderselo! Duecentonovantesimo e duecentonovantaquattresima ci aggiudichiamo l’accesso riservato quotidianamente a quattrocento persone. In vetta sdraiati sui pietroni in mezzo alle farfalle come tra le rovine avvolti dalle rondini. Scendiamo decidendo di allungare il percorso per visitare una tale Gran Caverna, i gradoni sembrano non aver più fine, giriamo ansimanti attorno al Haynapicchu riflettendo sulla prestanza fisica degli Incas…

Copacana_Cruzando la frontiera
Partendo da Cusco e affrontando un’infernale notte all’addiaccio su un pulman scassato, arriviamo incredibilmente vivi a Puno. Dal barretto del terminal assistiamo a un’alba mozzafiato sul lago più alto del mondo e prendiamo la decisione più giusta: direzione Bolivia, destinazione Copacabana. Passiamo la frontiera, passaporto alla mano, conversando con una coppia fiorentina e gustando empanadas. Copacabana, arroccata e misteriosa, conversa placida col Titicaca ma la nostra prima notte nel suo ventre è fatto di freddo, candele e carte…il giorno seguente una tempesta di luce e calore sull’Isola del Sol! Dopo la traversata in traghetto, questo l’assetto: due italiani, tre brasiliani, un’argentina e un sessantottino francese…miscela esplosiva!!! La guida compartita ci conduce per i viottoli serpeggianti, mostrandoci il leggendario rifugio nella rocca del Sole e della Luna, raccontandoci del puma sentado e dei sacrifici umani praticati sull’Isola dagli Incas. Alla fine della traversata la situazione è più che amicale, decidiamo di disfare i bagagli per passare la nottata brindando…que buena onda!
Il giorno successivo Andrea si avvia a La Paz mentre io mi gusto un'altra fantastica serata coi nuovi amici...attorno a me si parlano soltanto castigliano e portoghese...neanche l'ombra di un italiano per kilometri e kilometri di distanza...sorrido soddisfatta e mi immergo nell'attimo olvidando todo!


¿Perché Coroico?
Passando per una veloce pasta italiana a La paz, proseguiamo alla ricerca di temperature più alte verso Coroico, un surrogato della tanto agognata selva...ecco cosa mi viene concesso! Solo che Coroico è avvolta da una nube di bianco freddo sornione. Il "primo centro turustico" della Bolivia, circondato da piantagioni di coca e caffè, sorvolato da gallinazos, cocoritos e tucani, si presenta ai nostri occhi desolato e svogliato. Diamo una notturna volta al perro...nada de nada, solo noi e la nuova compañera Laura. Finalmente un posto dove bere qualcosa peccato che dentro sembra vi si giri un film dell'horror... Il giorno seguente siamo di festa nel vicino pueblo di Arapata: folkloristiche lente orchestre e agghindati ballerini di saya, una danza di origine afro-boliviana, fumi d'alcol a volontà e cacate di pappagallo sulle spalle!


Chiara

1 commento:

Unknown ha detto...

dunque, secondo i miei calcoli esattamente adesso vi trovate nel posto in cui sogno di andare da quando alle elementari sfogliavo il libro di cristoforo colombo e le civiltà precolombiane. Machupicchu...
La principale sensazione che mi accartoccia la bocca dello stomaco è di totale invidia!! Cosa ne dite di portarvi un tecnico per il prossimo anno? uno che sappia di... tariffe telefoniche!
no eh?!Rugi, quando torni? Regalini per me? Bacini,
Pa'