sabato 19 marzo 2016

Picnic di parole o: Poetherapy

Oggi Picnic di parole sale con la sua valigiona un po’ sgangherata sulla collina della Montagnola. È una vera e propria piccola montagna con parchi e scuole e alberi e giochi per bambini… Ha una divisa nel mezzo, come la pettinatura di Alfa Alfa delle simpatiche canaglie, ed è una stradina asfaltata che servirebbe da servizio per muoversi agevolmente nel parco e tra un edificio e l’altro. Ora siccome questa stradella ha anche il viziaccio di essere una scorciatoia tra un punto interno del quartiere e l’argine strada che costeggia il fiume, gente motorizzata d’ogni sorta e lignaggio sfreccia come se non ci fosse un domani, in barba a famiglie, bambini, anziani ed esseri viventi in generale Il comitato dei Genitori in Movimento chiede a gran voce la pedonalizzazione dell’area (giustamente).  Quindi questo 18 marzo è stata organizzata una giornata di festa chiamata A piedi sulla Montagnola. Una festa per restituire la montagnola ai bambini.
Certo ai bambini, ma diciamo pure alla sana e meravigliosa azione dell’andare a piedi. E i piedi hanno tutte le età. E siccome tutte le età ce le abbiamo anche noi Allibratori, non ci è parso il vero quando siamo stati invitati a partecipare a questo evento all’aperto. Quale migliore occasione per riportare all’aria tra prati e alberi e cinguetti d’uccelli il Picnic di parole?
Alle 15 e 30 presenti e in forma ruzzolavamo il trolley rosso su per la viuzza in questione. Abbiamo scelto un bel cedro del libano come scenario, steso le coperte e le tovaglie, e vettovagliato di libri la superficie colorata. Poi, indossato il cappello del saltimbanco, mi son messo ad urlare come vuole la ormai consolidata tradizione del picnic: storieeee storie per tutti… C’erano davvero tanti bambini ed io, Margherita e Chiara non abbiamo riparato a metter mano ai libroni illustrati… Non contenti siamo andati a stuzzicare anche gli adulti che se ne stavano a baco su una panchina ben esposta al primo solicino ruggente. S’è creato un consistente capanello di uditori e tutti insieme abbiamo giocato a creare una poesia estemporanea. Si perché il 21 di marzo oltre alla primavera si celebra anche il giorno della POESIA e noi ci siamo messi un bel pezzo avanti… Sentite qua cosa non hanno inventato questi pedoni:

M’arzo

Marzo pazzo, molto caldo
oggi giallo splende il sole
alla Standa fine saldo
oggi scioperan le scuole
al giardino gioca Osvaldo
mescolando le parole.


Alla fine sapete una cosa? Ci piace che il Picnic di parole arrivi ad arricchire manifestazioni ed eventi che già di per sé  hanno un valore sociale così alto. Questo venerdì ci siamo stati talmente bene che fin da oggi scalpitiamo per ritornare fuori ad aprile. Aaaaah solicino, aaaah librino…















































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