domenica 11 maggio 2014

Narratori in cammino? Ricapitoliamo



Un capitolo importante sui cui vale la pena capitolare, una volta capiti certi capienti capisaldi della caparbia, compunta competizione che si cela dietro i libri, è quello dell’amore per la lettura. Certo, perché poi si legga è davvero un mistero. Perché si dedichi tempo e spazio alla capochinatura della cervicale su tomoni legnosi o tomini tascabili, bah… vai a sappi tu. Ma c’è un orda di indefessi templari del testo che vanno oltre la lettura ed essi sono i promotori, gli animatori, i divulgatori delle pagine scritte… Ah! mendaci monatti, uggiosi, urticanti untori, peste vi colga. Ma quanti e quali sono? In che modo essi si presentano all’urbe o al contado?
Ora accade che siccome io da un anno a questa parte mi son messo in testa l’idea meravigliosa di far da Cesare tra i ragazzi, mercé un pulmino che vorrò comprare e ripienare di libri, i miei cari contubernali mi invadono con deliziose pagine di ispirazione e spunto, in pratica mi spuntano sul face… mi spuntano nel viso esperienze a giro per il mondo, che hanno in comune con la mia idea un mezzo di locomozione e l’amore per la divulgazione delle storie. Ecco allora la necessità in questo giorno di mammosi festeggiamenti di mettere in fila longobarda tutte le realtà a me note di animatori a motore a pedali a quattro zampe a piedi… Ovviamente, non essendo una lista chiusa, siam ben disposti ad aggiungere all’infinito nomi, cose, cittá ecc ecc
Ordine sparso? M’è parso dir bene:

Biblioburro

Quando ancora lavoravo a Buenos Aires, poco meno di un paio di anni fa, arrivò in biblioteca una collega della scuola, armata d’un sorriso alla grazie-mamma-per-avermi-fatto-le-orecchie, dicendomi di guardare questa pagina: http://biblioburrosinfronteras.blogspot.it
Siamo in Colombia, nella provincia di Magdalena. Il signor Luis Humberto Soriano Bohórquez, un professore sensibile allo stato di alfabetizzazione dei bambini dei paesini disseminati per la provincia dell’entroterra colombiano, decide di mordere la strada con due somari, Alfa, la somara e Beto il somaro. Li carica con due gerle ciascuno ripiene di libri e inizia la sua avventura di animatore somarizzato.


La lettrice vis a vis

La mia collega Margherita è una pentola a pressione. Un giorno o l’altro fischia e ci troveremo all’uscio della sede un cartello bello grande che dice: sono uscita un attimo a portar fuori il cane. Solo che lei non ha un cane. Ha però un fiuto incredibile per tutte quelle esperienze che stuzzicano la mia inclinazione a periodiche fughe e il suo senso del “prima o poi fuggo”.
Insomma in una di quelle eccola che arriva con la pagina facebook di una sua conoscente Torinese: La Lettrice vis à vis. Al secolo Chiara Trevisán.

Così si presenta:
Micro-Performance partecipative di lettura e conversazione
per un ospite alla volta
con realizzazione di cataloghi ad hoc
Chiara ha creato un personaggio di una semplicità devastante. Una bicicletta con carrozzino attaccato, uno sgabellolibro, un paio di scarpe azzurre con la punta bianca e con un tacco importante, colori che vanno dal vinaccia al celeste. Avvolta in un sorriso contagia i sassi ti legge in viso… Ancora non ho provato la cura vis à vis… Ma fate conto che manca poco.

Pianissimo


Filippo Nicosia ormai è una specie di rock star dei libri in cammino. Siciliano, di Messina, ha riempito un vecchio fiat panorama di libri che porta in giro per la sua isola. In realtà ormai viaggia da nord a sud con disinvoltura e vive delle esperienze, anche estreme, che non fanno altro che arricchire il fascino del suo progetto. A Milano, ad esempio, qualche mese fa gli hanno rubato il camioncino. Dopo un paio di giorni è stato ritrovato in zona Navigli da un lettore iscritto alla pagina facebook di Pianissimo. Mancava solo qualche libro il che è interessante perché dà l’idea di un ladro appassionato alla lettura… no?
In questi giorni Nicosia è al salone del libro di Torino… Manco ve lo sto a dì. Due piccioni con una fava. Nicosia-Trevisan  Fossi in voi ci farei un pensierino a Torino…

El Proyecto Educativo Nómada

Ah questi ragazzi mi mettono un prurito ai piedi che non vi dico. Ho avuto in sorte di sfiorare il cammino di Juan Villarino… Siamo stati ospiti couchsurfing di una meravigliosa ragazza di Santa Cruz de la Sierra in Bolivia, in tempi diversi, per cui lei ha fatto da tessuto connettivo mettendo me in contatto con Juan. Il ragazzo viaggia per il mondo in autostop… con un budget giornaliero di 7 dollari. Volete di più? Vive de libri che scrive. Ne volete ancora? Adesso sono in due, Juan y Laura. Una coppia che viaggia a cavallo di pollice a caccia d’un passaggio per arrivare un poco più in là per vivere e raccontare il pianeta. I due, oltre a scrivere libri, hanno messo in piedi un progetto educativo che ha l’obiettivo di portare nelle scuole i loro racconti di viaggio, la loro geografia vissuta, i racconti reali d’un mondo altrimenti descritto in fretta e furia.
Se poi vi nascesse la curiosità per saperne di più anche sulla loro esperienza di viaggio:

Arma de Instrucción Masiva

Questo citrullo da collezione l’ho conosciuto nel 2011. Me ne stavo tornando con un volo a Buenos Aires dopo aver passato le feste di Natale a casa dei miei. Nella tratta San Paolo Buenos Aires mi si siede accanto un tipo con uno sguardo fulminato che non smette di parlare per un minuto. Argentino, sta tornando a casa e pure lui sta viaggiando dall’Italia. È stato a Genova per un periodo dove, mi dice, ha riproposto il suo progetto di Arma d’istruzione di massa. Mi fa vedere delle foto dove appare questo carrarmato, o meglio questa macchina trasformata in una specie di carrarmato foderato di libri. È geniale il tipo e mi svezza subito al modo di parlare del barrio, tirando due o tre espressioni che mi rimarranno stampate in testa per sempre: berreta, botón, chamullo, chusmear… Va beh queste ve le spiegherò in altra sede. Intanto guardatevi questo

Il bibliomotocarro

L’esperienza del Maestro La Cava è quella che in questi giorni sta spopolando sulla rete. Il signore della Basilicata taglia il traguardo dei 15 anni di divulgazioni di libri e promozione della lettura con il suo Bibliomotocarro. Riceverà anche il premio simpatia “Il Premio, ideato da Domenico Pertica, “è un riconoscimento verso chi ha contribuito a dare alla società il meglio di sé stesso; e chi arricchisce ed esalta i valori essenziali della vita con opera, ora umile ora eccelsa, ma comunque sempre degna di riscuotere il plauso e la simpatia universali…”.



Biblioape

A fare il paio al Bibliomotocarro sono questi ragazzi della provincia di Pisa che hanno messo in piedi l’esperienza della Biblioape, una piccola biblioteca su tre ruote che propone un modo alternativo per sostenere la lettura. Loro li ho incontrati ad un fiera del libro a Cascina. La loro apina blu e gialla risaltava nella piazza del paese. Pieni di libri e di entusiasmo…


La tenda delle storie

Ed eccoci qua anche noi. Una tenda perché è un luogo riparato, affascinante e misterioso. Direttamente collegato al viaggio, anzi al primo viaggio. Il primo viaggio, almeno per noi cresciuti nell’altro secolo, è sempre stato in tenda. Dico il primo viaggio da soli, con gli amici, all’avventura… La nostra è una tenda fuori dal tempo e dallo spazio. Che mischia generi ed estetiche. Pregna di storie pronte a traboccare ad uno schiocco di dita.
Carichiamo tutto su una macchina capiente e via dove il destino ci chiama…

Bon detto questo adesso vado proprio a pulire la casa che è domenica ed è primavera.
Trallallaaaaaa.