martedì 23 maggio 2017

Leggere che Piacere, o: del rinnovato amore.





Non siamo bravi a fare i conti. Ma certo è che riempire le sedute del Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio dà una certa soddisfazione. Ancor più se quelle personcine agitate, sorridenti, in fila per due, che ruzzolano frenetici fidget spinner, sono convenuti nello spazio voluto dal Savonarola, spinti dall’amore per la lettura. Certo, direte voi cari lettori, anche spinti dal saltare un giorno di scuola, allora però dovete dirmi che cosa c’entrano quei sorrisi sgorganti dal profondo, quell’esaltazione nel percorrere il tratto di salone dalla sedia al palco per la premiazione, quegli abbracci spontanei e quegli occhioni che si avvicinano all’autrice Paola Zannoner per dirle “Sa io non sono un gran lettore ma il suo libro l’ho divorato con gusto” oppure “io ho letto tutti i suoi libri”. Vannno presi da piccoli, 10, 11, 12 anni. Inondare di storie la loro quotidianità. Libri come antidoto all’insipienza della frammentazione della conoscenza, dell’impoverimento dei sentimenti, dell’aridità generale che circola intorno al mondo dell’infanzia.
Leggere che piacere 2017 lo hanno vinto tutti i ragazzi della scuola secondaria di primo grado, (che brutto nome per dire scuola media) di Firenze. Loro e i loro professori che hanno accompagnato e accolto in classe noi promotori, che si sono impegnati a far leggere e recensire i libri, che sono stati di esempio per questi ragazzi che proprio di ciò hanno bisogno: esempi positivi.

Il premio finale alla classe più attiva sulla piattaforma we:p è andato alla classe 2ª D della scuola Barsanti. Con loro ci ritroveremo a novembre nei sotterranei del teatro la pergola per partecipare allo spettacolo sui racconti di Edgard Allan Poe rappresentato dalla Compagnia delle seggiole.
Buona visione e buona lettura