venerdì 25 marzo 2016

A cavallo della pace

Di: Beatrice Bartolozzi

Storie di cavalli e di uomini, di guerra e di pace, di cavalli che si ribellano alla volontà stolta dei loro cavalieri che vorrebbero portarli in battaglia (come in Il cavallo e il soldato di Gek Tessaro). Cavalli che seguono i loro padroni a combattere contri i mulini a vento (come in don Chisciotte). Cavalli che si spezzano in due e si ricompongono con strani unguenti come ci racconta il barone di Munchausen, nelle sue avventure.
Cavalli dipinti nelle più famose battaglie, che scalciano e sembrano sentirsi fuori posto, che vorrebbero la pace che l’uomo non riesce a conquistare.
Un percorso, per affrontare il tema della guerra e della pace, attraverso parole e immagini, con un occhio attento e ironico.

Partiamo per un nuovo viaggio! Iniziamo l'incontro in semicerchio seduti su di un tappeto, noi e una valigia.
La valigia porta su di sé l’immagine di un circo, ma dentro, ci può essere di tutto. Invitiamo i bambini a immaginare quali oggetti potrebbe contenere o quali sarebbe utile portare. Ognuno dice la sua, prima che il bagaglio diventi troppo pesante chiudiamo il cerchio narrativo e partiamo. Sulla parete di fondo appare proiettata un immagine astratta che può suggerire varie interpretazioni: un volto, una maschera che contiene il mare ecc. Nell’immagine successiva appaiono altri particolari, qualcuno vede un coniglio, qualcun’altro un cavallo che scalcia, ma l’immagine non è ancora ben definita. Per riuscire  a trovare altri indizi bisogna aprire la valigia… ed ecco che appare un kamishibai, si apre il “sipario”ed inizio a raccontare la storia Il cavallo e il soldato di  Gek Tessaro.
A conclusione del racconto facciamo dei collegamenti, riguardiamo l’immagine che si svela nella sua completezza, si trattava di una battaglia: La Battaglia di San Romano dipinta da Paolo Uccello.
Forse il cavallo che scalcia nel dipinto, non ci voleva stare in quella battaglia così come Pietro il cavallo che cammina all'indietro nel racconto di Tessaro, non vuole combattere...

“Ma la storia è talmente bislacca che alla fine il cavallo fece anche la cacca. Che cosa volgare con la cacca avere a che fare. La cosa assurda di questa terra è che non troviamo volgare la guerra.” G. Tessaro


Io son un cavallo.. e tu che cavallo sei?

Io sono un cavallo e amo la pace
Mi piace l’erba alla brace
Io son un cavallo e non amo la guerra
Preferisco galoppar sulla terra
Io sono un cavallo e non amo le briglie
Preferisco giocar con le biglie
Ma soprattutto amo la libertà
E guai a chi non la dà

( realizzata dai bambini delle scuole primarie di Sesto Fiorentino)


L’incontro si è tenuto



alla biblioteca Ragionieri di Sesto Fiorentino.