sabato 1 settembre 2007

Riflessioni random


Viaggio Ayacucho-Cusco
La strada per Lima è interrotta a causa delle distruzioni provocate dal terremoro, sul giornale scoviamo una foto niente male del disastro stradale: pezzettoni di asfalto accavallati e accartocciati! Chiara, la nostra referente MLAL, diretta a Lima il giorno del temblor, è sana e salva ma ha passato dieci ore bloccata tra due frane prima che il bus si decidesse a fare dietro front per tornare ad Ayacucho. Insomma, siamo costretti a percorrere la strada diretta a Cusco che passa per la cordigliera, ventiquattro ore d'inferno su strada sterrata, il peggior tragitto della mia vita! Oltre allo sballonzolio, un continuo subir y bajar d'altitudine mi provoca la sensazione di aver lo stomaco rigirato e annodato come un calzino...al fin llegamos a Cusco la città che ha la forma di un puma.

Le rovine Inca
Sconsiderando completamente tutte quelle che stanno attorno a Cusco, decidiamo di visitare le rovine di Pisaq e Ollantaytambo. Dopo il primo giorno passato a zonzo per le stradine che formano il puma, senza troppi lacci nei confronti di musei e imperdibili luoghi cittadini, il seguente partiamo alla volta di di Pisaq: un'oretta tra bus e taxi. All'entrata delle rovine incontriamo una notevole guida...il mio sorriso parla chiaro ad Andrea "Sí, per venticique soles accettiamo di buon grado l'offerta!". Ruben o Wayra - vento in quechua - si trasforma ben presto in un fauno accompagnando la nostra camminata tra las ruinas col dolce suono della quena, il tradizionale flauto andino: le prime note salgono davanti alla fonte sagrada, ritmando il nostro bagno purificatorio indispensabile per entare nella città Inca. La giornata scorre serena e assolata, il tempo sembra fermarsi sotto i nostri attenti passi che che scendono a valle; le andenas incaiche - terrazzamenti costruiti per coltivare - formano un seno di donna, chiaro simbolo di fertilitá. Appena arriviamo nel pueblo, salutiamo Ruben che scompare veloce...non sono ammessi ripensamenti quando si ha a che fare col vento, non resta che odorare le foglie smosse di eucalipto.


Il giorno seguente è la volta di Ollantaytambo. Le rovine hanno la forma di un lama e si sviluppano in modo ascensionale, piú si sale e piú ci s'inviluppa nelle correnti di polvere. Anche oggi una guida ci racconta la topografia incaica fino a condurci alla fontana della princesa, una vera raritá: passando un dito l'acqua varia la sua discesa, o scroscia fragorosa o si adagia lenta alla parete...non riusciamo a capire se dipenda da una legge fisica dovuta alla disposizione a zig-zag dei mattoni, dalle proprietá dell'acqua o se sia semplicemente...magia.




Movida en Cusco
Le serate in Cusco cominciano con una cena al Yanapay, http://www.aldeayanapay.org/, un ristorantino che sembra l'anticamera di una fiaba: pupazzi, giocattoli, disegni di bambini alle pareti, tappeti e cuscini su cui adagiarsi per consumare il pasto. La cucina, in bella vista, immersa in luci colorate e vapori sembra un laboratorio di gnomi. I menú sono stampati su libriccini di favole...Cenerentola e il Soldatino di piombo si combinano con rocoto relleno e sopa de asparagus. Ma allo Yanapay tutto non si risolve in puro gioco estetico. Conosciamo il proprietario, Yuri, un ragazzo di ventinove anni che ci racconta come le entrate del ristorante vadano a finanziare un progetto di volontarioato rivolto ai bambini piú disagiati della zona. I volontari, provenienti da tutto il mondo, si impegnano a svolgere - per quanto tempo desiderano - varie attivitá all'interno di una sorta di ludoteca. Tutti vanno e vengono meno che lui, Yuri è il punto di riferimento per molti bambini e Yuri ha le idee chiare "il sistema si cambia da dentro", il suo segreto è sfruttare le leggi dell'imprenditoria - non a caso ha studiato economia - per raccogliere il denaro da investire nel sociale. Funziona a pennello, i dipendenti del ristorante vengono lautamente retribuiti e il resto delle entrate prende la via della ludoteca. Il progetto, in vita da diversi anni, sta crescendo; Yuri ha appena aperto una foresteria per i suoi volontari e si sta organizzando per creare dei centri artistico-culturali.
Dicevamo che le serate in Cusco cominciano allo Yanapay e si concludono...al Kilometro Cero o a Los Sietes Angelitos. Una seratina al K-0 ascoltando un composito gruppo di rastamanni provenienti da ogni dove e assemblati per l'occasione...si beve pisco, pisco-sour e cervesa conversando con Mar, una ragazza di Barcellona, con Daniel e col suo scapestrato seguito di artesanos di San Blas. Un'altra serata al 7-A inorridendo davanti alle danze cialtrone di un gruppo di gringos scatenati, dopodiché intentando qualche passo di salsa...ed è giá ora di Inca-Trail.

Que viajen con migo, mis queridos.

Chiara

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